Il Sedile Oricense

Stemma della Città di Tortorici anno 1623 (antico in alto) e riproduzione in bronzo degli anni 90 del secolo scorso. FIDELIS ET VICTORIOSA CIVITAS

 

Arma Araldica della Serenissima Ducale e Comitale Casa d’Este Orioles

Premessa Storica

Tortorici fu la seconda terra del messinese a cacciare gli Angioini. Nonostante il susseguirsi di nobili casate (prima i Pollicino, poi i Mondaca e poi i Mastrilli) ben poco nobili furono le intenzioni. La costante presenza di una forte borghesia, che sfruttava le risorse agricole e tassava pesantemente le attività artigianali, fece maturare nei cittadini la voglia sempre più grande di liberarsi dagli obblighi feudali.

Il 4 giugno 1583 l’Università di Tortorici chiese il riscatto dal giogo feudale e l’annessione del territorio al Regio Demanio. Solo 40 anni più tardi, nel 1623, venne stabilito il modo attraverso cui ottenerlo; fu deciso di acquistare la Baronia dai Mastrilli. A tale scopo si sarebbe cercato un usuraio da cui ottenere un prestito, prestito che sarebbe stato ripagato tramite l’imposizione di gabelle; dopo lunghe trattative, il 6 maggio 1628, Don Giacomo Pizzuto e Gaspare Rubino, in rappresentanza di un gruppo di Cittadini Oricensi, firmarono il contratto con l’usuraio genovese, il Sacerdote Camillo Pallavicino, che prevedeva il prestito di 14.000 onze necessarie al pagamento della Baronia.

Il 25 ottobre 1630 il pagamento venne depositato alla Tavola di Palermo, e il 31 ottobre dello stesso anno Tortorici si sedette al Parlamento siciliano con il titolo di “Fidelis et victoriosa civitas”, come prima città dell’isola a liberarsi dall’oppressione feudale.

A seguito di tale Altissimo Privilegio, il Ceto Nobile Oricense, costituisce sotto la protezione Viceregia il SEDILE ORICENSE o Mastra Nobile del quale nella costituzione ne facevano parte oltre ai firmatari del Mutuo Don Giacomo Pizzuto e Don Gaspare Rubino, anche il Barone Gaetano Costanzo, il Magnificus Jacopo d’Este e Don Melchiorre d’Orioles.

Le cronache avevano posto in numero di 30 i componenti la Mastra Nobile. Lo scopo del Seggio era quello di coadiuvare l’attività amministrativa del governo cittadino con poteri consultivi e non esecutivi.

Tra il 1630 e il 1635 la città venne eletta Capo Comarca, acquisendo giurisdizione su su 14 comuni limitrofi, tra cui: Alcara, Castania, Ficarra, Galati, Longi, Militello, Naso, Raccuja, S. Salvatore, Sinagra, Ucria, S. Marco, con le terre di Capri, Mirto e Frazzanò, con ben 29.909 abitanti censiti.

 La Ricostituzione del Seggio

Per volontà del Capo di Nome e d’Arme della Casa d’Este Orioles, si è provveduto a ricostituire il Sedile Oricense adeguando le attività storiche alle moderne esigenze di natura Storico Culturale.

Il numero dei componenti nel rispetto dei fatti storici è limitato a 30, chiunque desideri far parte del Sedile, dovrà possedere qualità di specchiata moralità personale e famigliare oltre che avere un degno Curriculum Vitae e Studiorum di livello Universitario. L’obiettivo del Seggio è appunto quello di promuovere presso le Amministrazioni Comunali Locali eventi culturari storico artistici e accademici, di promozione del territorio e di conservazione delle tradizioni e costumi. Attività queste che possono essere svolte in concerto con le altre Istituzioni Dinastiche della Famiglia : l’Ordine dei Santi Contardo e Giuiano l’Ospitaliere e l’Accademia di Studi Economici e Sociali Estense.

Previa domanda di ammissione al Seggio Oricense  o alla Mastra Nobile, se ammessi, verrà concesso “ad vitam” il Titolo di Nobile Oricense con Arma personale e dignità Nobiliare, dignità questa che in virtù di antiche prerogative Regie darà il diritto all’uso dell’appellativo “Magnificus”.  a tale proposito, si riporta di seguito uno stralcio della pagina 11 del volume “Sicilia Nobile” opera del Marchese Francesco Emanuele Gaetani (anno 1754)

Richiesta di Ammissione

Le domande per la valutazione dell’Ammissione al Seggio Oricense dovranno essere inviate correlate di un dettagliato Curriculum Vitae e Studiorum, al seguente indirizzo email cancelleria@desteorioles.org la domanda dovrà contenere oltre ai dati anagrafici essenziali, anche l’espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi e per gli effetti della vigente normativa e dovrà essere correlata di nr. 2 foto formato tessera.

Le ammissioni saranno deliberate all’unanimità e insindacabile giudizio del Consiglio di Reggenza. Le ammissioni, saranno comunicate al candidato con Lettera Patente a firma del Segretario Generale del Seggio e con successivo atto, verrà consegnato al neo ammesso il Brevetto di Componente il Sedile Oricense e la concessione del Titolo di Nobile Oricense ed il Privilegio di Magnificus.

 Consiglio di Reggenza

Giammetta

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Barone Giuseppe Giammetta – Consultore Elettore