
di Pietro Ricciardi
È stata di nuovo la splendida Cattedrale Romanica di San Casto, nel comune di Calvi Risorta, teatro, lo scorso 24 ottobre, della Cerimonia d’Investitura dell’Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l’Ospitaliere.
L’Ordine aveva scelto la stessa Cattedrale per la precedente cerimonia di investitura, il 18 aprile scorso, a riprova dell’affetto per Terra di Lavoro del Gran Maestro della Serenissima Casa Ducale e Comitale d’Este Orioles, S.A.S. don Antonio d’Este Orioles.
Alle 18.00 é iniziata la Santa Messa con Solenne Cerimonia di Investitura e giuramento degli Investendi, presieduta dal Gran Maestro, S.A.S. don Antonio d’Este Orioles, Officiata dai Cappellani dell’Ordine Don Agostino Barbut e Don Antonio Santillo.
Il suggestivo Cerimoniale di Investitura è stato curato scrupolosamente dal Barone Don Francesco Bitonti, Cerimoniere dell’Ordine.
Hanno presenziato alla Cerimonia la Baronessa Donna Loredana dell’Anno, Dama di Gran Croce; la Principessa Donna Matilde Antonia Fernandez del Amo, Principessa Romana e dell’Impero, Contessa Dominé di Paterno d’Aragona, giunta appositamente da Madrid, accompagnata da suo figlio, S.A.S. Don Francisco Acedo Fernandez Pereira, Principe Romano, e dell’Impero, Duca di Candia; S.E. Don Michele Maria Biallo, XXIV Governatore Generale Ordine di San Giorgio di Borgogna, Barone d’Avola Calattuvo, Conte di Serrano; La Baronessa Donna Ottaviana Giagnoli Biallo d’Avola Calattuvo, Contessa di Serrano; il Conte Antonio Ugo Longo Lombardi Dei Rovera ed il Barone Don Fabrizio Mechi.
La Cerimonia di Sabato, a cui ha partecipato anche il sindaco di Calvi Risorta, dott. Giovanni Marrocco, ha visto anche l’elevazione a rango nobiliare dell’ora Barone Pietro Valle, già Cavaliere dell’Ordine.
Al termine della Cerimonia i nobili, i cavalieri e le dame, e gli ospiti, si sono intrattenuti al Russo Center per un momento conviviale.
Anche gli eventi conviviali sono regolati da un complesso di regole e formalismi, curati come sempre dal Cerimoniere, Barone Don Francesco Bitonti.
Al di la degli aspetti che potrebbero facilmente essere etichettati come “folcloristici” o “nostalgici”, l’aver avuto modo di conoscere questo mondo all’apparenza così lontano dal “nostro”, mi ha permesso di andare un po’ oltre le apparenze, e di conoscere persone umili, malgrado i prestigiosi titoli nobiliari di cui si fregiano. Sembra paradossale, per chi non conosce la realtà cavalleresca e nobiliare, il fatto che siano proprio i titoli nobiliari che rendono chi li posseggono persone umili. La filantropia, la vicinanza alle persone che soffrono, è infatti un tratto distintivo proprio della nobiltà, almeno nell’accezione moderna del termine.
Non a caso, l’Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l’Ospitaliere, è un ordine di merito, le cui investiture sono motivate proprio da meriti, con particolare attenzione proprio a meriti filantropici. Durante il convivio si é proceduto ad una raccolta di fondi da donare ad un bambino in difficoltà che dovrà subire un delicato intervento negli Stati Uniti d’America, i cui costi non sono coperti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Sono proprio i bambini e gli anziani i principali soggetti delle attività filantropiche dell’Ordine, anche grazie alla particolare sensibilità verso questi soggetti da parte di S.A.S. don Antonio d’Este Orioles e della Baronessa Donna Loredana dell’Anno.
Il momento conviviale è stato anche l’occasione per presentare un importante progetto filantropico dell’Ordine, realizzato in collaborazione con il Cav. Dott. Teodoro Calvo.
In collaborazione con l’Ordine, infatti, il cav. Teodoro Calvo devolverà in attività filantropiche una quota dei proventi derivati dalla commercializzazione di prodotti della “Cantina Poggio Santa Maria”.
È dunque questo il vero senso dei fregi e delle medaglie che adornano le divise di Nobili, Cavalieri e Dame, come hanno tenuto a precisare S.A.S. don Antonio d’Este Orioles e la Baronessa Donna Loredana dell’Anno durante la presentazione delle iniziative filantropiche dell’Ordine.
Hanno più senso, ora, i termini “nobiltà d’animo”; “nobili sentimenti”; “nobili ideali”.
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